Davide Pioggia
2012-09-27 13:04:32 UTC
Consideriamo queste due proposizioni:
"Marco è intelligente"
"Marco sembra intelligente"
E vediamo come analizzarle, seguendo alcuni testi.
==========
Leggo da Serianni:
«Il predicato nominale è costituito da una forma del verbo _essere_ con un
sostantivo o un aggettivo [...] Il sostantivo o aggettivo si definisce nome
del predicato, mentre la forma del verbo essere prende il nome di _copula_»
(p. 78)
«Il complemento predicativo consiste in un nome o un aggettivo che,
riferendosi al soggetto o al complemento oggetto, serve a determinare e
completare il significato del verbo: "ieri Mario sembrava _triste_"
[...]
Il complemento predicativo del del soggetto compare:
a) con verbi copulativi o aventi funzione copulativa [...]
b) con numerosi verbi appellativi, estimativi, elettivi di forma passiva
(che richiedono nell'attivo il complemento predicativo dell'oggetto
[...]» (p. 81)
Ora, devo confessare che - certamente per limiti miei - non ho la minima
idea di come impiegare l'espressione «serve a determinare e completare il
significato del verbo» per riconoscere il complemento predicativo. Ho la
sensazione che per la maggior parte dei complementi si possa affermare la
stessa cosa. Ad ogni modo il problema non si pone, perché Serianni fa un
esempio che mi sembra inequivocabile, dal momento che usa proprio il verbo
"sembrare". Dire dunque che, stando al Serianni, l'analisi delle due frasi
proposte è la seguente:
"Marco {[è] [intelligente]}"
{predicato nominale}
{[copula] [nome del predicato]}
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato verbale}
{[verbo copulativo] [complemento predicativo del soggetto]}
==========
Leggiamo ora il Treccani alla voce "predicato":
«_p. nominale_, costituito dall'unione di una forma del verbo "essere" o di
un altro verbo copulativo con un sostantivo o un aggettivo (per es., "Carlo
è giornalista", "tutti sembrano lieti")»
http://www.treccani.it/vocabolario/predicato/
alla voce "nominale"
«_predicato n._, quello consistente in un aggettivo o sostantivo (talvolta
un pronome) e una copula o verbo copulativo»
http://www.treccani.it/vocabolario/nominale/
alla voce "copulativo":
«_verbi c._, il verbo _essere_ e anche i verbi _parere, sembrare, stare,
rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire_ e qualche altro,
quando servono a unire il soggetto col predicato nominale»
http://www.treccani.it/vocabolario/copulativo/
In quest'ultima voce si dice che i verbi copulativi «servono a unire il
soggetto col predicato nominale». Ora, se dico che A serve a unire B con C,
a me viene da pensare che A non coincida né con A né con C, né sia parte
di B o di C. Se fosse così dovremmo dire che il verbo "essere" e gli altri
verbi copulativi non fanno parte del predicato nominale, e il predicato
nominale sarebbe solo ciò che altrove viene chiamato nome del predicato.
Ma facciamo finta che non ci sia questa difficoltà logica, e prendiamo per
buone tutte le altre affermazioni. Dove si dice, se non sbaglio, che si ha
predicato nominale non solo col verbo "essere", ma più in generale con i
verbi copulativi. Anzi, si dice di più, ovvero che "essere" è un verbo
copulativo come tutti gli altri. Dunque direi che l'analisi è la stessa per
enttrambe le proposizioni:
"Marco {[è] [intelligente]}"
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato nominale}
{[verbo copulativo] [nome del predicato?]}
==========
Sentiamo ora Battaglia e Pernicone:
«PREDICATO NOMINALE - Il predicato *nominale* si distingue, dunque, dal
predicato *verbale*, in quanto è costituito dalle forme del verbo _essere_
seguite da un nome (sostantivo oppure aggettivo): quest'ultimo elemento, il
nome, è quello che costituisce il predicato nominale. In questo caso,
allora, il verbo _essere_ fa da *copula*, in quanto unisce il predicato al
soggetto» (p. 466).
«COMPLEMENTO PREDICATIVO - Alcuni verbi, che di per se stessi non avrebbero
un senso compiuto o che sono usati con valore particolare, si completano
mediante un "predicato" (un nome o un aggettivo) e si comportano come il
verbo essere, cioè con funzione "copulativa". Per esempio 'Egli _sembra_
*buono*'» (p. 469)
Qui si dice chiaramente che si può parlare di predicato nominale solo quando
c'è di mezzo il verbo "essere". Direi dunque che la seconda proposizione,
delle due che avevo proposto, si può interpretare solo così:
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato verbale}
{[verbo copulativo] [complemento predicativo]}
Più difficile è l'interpretazione della prima proposizione, perché prima
B.P. dicono che il predicato nominale è costituito dalle forme del verbo
_essere_ seguite da un nome, poi dicono che è il nome a costituire il
predicato nominale e poi dicono che il verbo _essere_ unisce il predicato
al soggetto.
Nel caso del Treccani avevo preso per buona la maggioranza delle
affermazioni, scartando quella che mi sembrava più ambigua, ma questa volta
non so proprio dove sbattere la testa.
=========
Ora, immagino che coloro che ritengono opportuno tenere distinto il
"predicato nominale" dal predicato verbale (e dunque il "nome del predicato"
da un qualunque complemento predicativo) abbiano le idee più chiare delle
mie sull'intepretazione di questi autorevoli testi. In tal caso vorrei avere
delle delucidazioni in merito.
Grazie!
D.
"Marco è intelligente"
"Marco sembra intelligente"
E vediamo come analizzarle, seguendo alcuni testi.
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Leggo da Serianni:
«Il predicato nominale è costituito da una forma del verbo _essere_ con un
sostantivo o un aggettivo [...] Il sostantivo o aggettivo si definisce nome
del predicato, mentre la forma del verbo essere prende il nome di _copula_»
(p. 78)
«Il complemento predicativo consiste in un nome o un aggettivo che,
riferendosi al soggetto o al complemento oggetto, serve a determinare e
completare il significato del verbo: "ieri Mario sembrava _triste_"
[...]
Il complemento predicativo del del soggetto compare:
a) con verbi copulativi o aventi funzione copulativa [...]
b) con numerosi verbi appellativi, estimativi, elettivi di forma passiva
(che richiedono nell'attivo il complemento predicativo dell'oggetto
[...]» (p. 81)
Ora, devo confessare che - certamente per limiti miei - non ho la minima
idea di come impiegare l'espressione «serve a determinare e completare il
significato del verbo» per riconoscere il complemento predicativo. Ho la
sensazione che per la maggior parte dei complementi si possa affermare la
stessa cosa. Ad ogni modo il problema non si pone, perché Serianni fa un
esempio che mi sembra inequivocabile, dal momento che usa proprio il verbo
"sembrare". Dire dunque che, stando al Serianni, l'analisi delle due frasi
proposte è la seguente:
"Marco {[è] [intelligente]}"
{predicato nominale}
{[copula] [nome del predicato]}
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato verbale}
{[verbo copulativo] [complemento predicativo del soggetto]}
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Leggiamo ora il Treccani alla voce "predicato":
«_p. nominale_, costituito dall'unione di una forma del verbo "essere" o di
un altro verbo copulativo con un sostantivo o un aggettivo (per es., "Carlo
è giornalista", "tutti sembrano lieti")»
http://www.treccani.it/vocabolario/predicato/
alla voce "nominale"
«_predicato n._, quello consistente in un aggettivo o sostantivo (talvolta
un pronome) e una copula o verbo copulativo»
http://www.treccani.it/vocabolario/nominale/
alla voce "copulativo":
«_verbi c._, il verbo _essere_ e anche i verbi _parere, sembrare, stare,
rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire_ e qualche altro,
quando servono a unire il soggetto col predicato nominale»
http://www.treccani.it/vocabolario/copulativo/
In quest'ultima voce si dice che i verbi copulativi «servono a unire il
soggetto col predicato nominale». Ora, se dico che A serve a unire B con C,
a me viene da pensare che A non coincida né con A né con C, né sia parte
di B o di C. Se fosse così dovremmo dire che il verbo "essere" e gli altri
verbi copulativi non fanno parte del predicato nominale, e il predicato
nominale sarebbe solo ciò che altrove viene chiamato nome del predicato.
Ma facciamo finta che non ci sia questa difficoltà logica, e prendiamo per
buone tutte le altre affermazioni. Dove si dice, se non sbaglio, che si ha
predicato nominale non solo col verbo "essere", ma più in generale con i
verbi copulativi. Anzi, si dice di più, ovvero che "essere" è un verbo
copulativo come tutti gli altri. Dunque direi che l'analisi è la stessa per
enttrambe le proposizioni:
"Marco {[è] [intelligente]}"
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato nominale}
{[verbo copulativo] [nome del predicato?]}
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Sentiamo ora Battaglia e Pernicone:
«PREDICATO NOMINALE - Il predicato *nominale* si distingue, dunque, dal
predicato *verbale*, in quanto è costituito dalle forme del verbo _essere_
seguite da un nome (sostantivo oppure aggettivo): quest'ultimo elemento, il
nome, è quello che costituisce il predicato nominale. In questo caso,
allora, il verbo _essere_ fa da *copula*, in quanto unisce il predicato al
soggetto» (p. 466).
«COMPLEMENTO PREDICATIVO - Alcuni verbi, che di per se stessi non avrebbero
un senso compiuto o che sono usati con valore particolare, si completano
mediante un "predicato" (un nome o un aggettivo) e si comportano come il
verbo essere, cioè con funzione "copulativa". Per esempio 'Egli _sembra_
*buono*'» (p. 469)
Qui si dice chiaramente che si può parlare di predicato nominale solo quando
c'è di mezzo il verbo "essere". Direi dunque che la seconda proposizione,
delle due che avevo proposto, si può interpretare solo così:
"Marco {[sembra] [intelligente]}"
{predicato verbale}
{[verbo copulativo] [complemento predicativo]}
Più difficile è l'interpretazione della prima proposizione, perché prima
B.P. dicono che il predicato nominale è costituito dalle forme del verbo
_essere_ seguite da un nome, poi dicono che è il nome a costituire il
predicato nominale e poi dicono che il verbo _essere_ unisce il predicato
al soggetto.
Nel caso del Treccani avevo preso per buona la maggioranza delle
affermazioni, scartando quella che mi sembrava più ambigua, ma questa volta
non so proprio dove sbattere la testa.
=========
Ora, immagino che coloro che ritengono opportuno tenere distinto il
"predicato nominale" dal predicato verbale (e dunque il "nome del predicato"
da un qualunque complemento predicativo) abbiano le idee più chiare delle
mie sull'intepretazione di questi autorevoli testi. In tal caso vorrei avere
delle delucidazioni in merito.
Grazie!
D.