Discussione:
Bay Mademba
(troppo vecchio per rispondere)
Dalgora Nulla
2008-10-16 14:34:55 UTC
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Sul web ho trovato pochissimo. Neppure sul sito della casa editrice ne
ho trovato traccia, ma il piccolo libro che mi è capitato tra le mani
è davvero un gioiello, e non soltanto per la copertina oro.

L'ho acquistato in strada, a Ferrara, direttamente dalle mani di un
giovane senegalese. E l'ho letto in pochissime ore.

L'ho letto, dopo aver avuto recentemente tra le mani famosi romanzi
contemporanei come La solitudine dei numeri primi, L'eleganza del
riccio, Luisito...vabbé....

Ed ecco che, dopo tanto squallore e solitudine, dopo aver contemplato
un mondo senza affetti in cui le famiglie appaiono entità disgregate,
prive di consistenza e di sentimenti, e dove i gatti o i pappagalli
sembrano ormai aver preso il posto degli umani...be', ecco che arriva
questo robusto e gentile senegalese che mi offre la lettura di un
libro mirabile e mi riconcilia con il genere umano.

Perché il lungo racconto (63 pagine) di:

Bay Mademba - "Il mio viaggio della speranza - dal Senegal all'Italia
in cerca di fortuna" edizioni Bandecchi&Vivaldi - Pontedera (8 euro)

é davvero toccante, per la ricchezza di umanità, per l'intelligenza,
per il senso dell'arte e della poesia, che avvincono e commuovono ogni
lettore.

E la donna è qui finalmente celebrata per quello che è il suo senso
più antico, il senso arcaico delle origini.

Un libro, insomma, da leggere, richiedere, meditare e da cui
soprattutto re-imparare il significato di ciò che si chiama Civiltà.


http://www.pdcivaldichiana.org/articolo2.html


http://brokenflowers.splinder.com/post/11119557/..Il+mio+viaggio+della+speranz

Buona lettura.

Dalgora
Dalgora Nulla
2008-10-17 08:20:38 UTC
Permalink
On Thu, 16 Oct 2008 22:20:35 +0200, "AlmostIndigo\(R\)"
Post by Dalgora Nulla
L'ho letto, dopo aver avuto recentemente tra le mani famosi romanzi
contemporanei come La solitudine dei numeri primi, L'eleganza del
riccio, Luisito...vabbé....
Lo so che non c'entra niente, però l'altro giorno consigliavo la lettura di
"Furore" di John Steinbeck. Crisi del '29, masse di neodiseredati in marcia
attraverso l'America per riconquistare il "sogno americano", uomini e donne
che resistono alla degradazione della miseria grazie alla forza dei legami
tradizionali, familiari, amicali, di villaggio, ma anche molto moderni,
politici, sindacali. Ecco, pensavo che oggi questa crisi potrebbe anche
mandarci in briciole perché siamo totalmente atomizzati ed estromessi da un
flusso di storia, privi di un sogno da condividere e conquistare o
riconquistare. Questa è secondo me la stanchezza dell'Occidente e la
salvezza sembra arrivare solo da chi porta nuova linfa, anche in
letteratura.
La mancanza di un sogno, di un progetto, è sempre fattore di crisi.
Credo che all'origine della crisi occidentale ci sia proprio questo
problema culturale.

Dopo tanti sogni condivisi e rivelatisi fasulli, ingannevoli o
addirittura pericolosi, l'Occidente ha rinunciato a sognare. Ma ha
rinunciato anche ad avere e difendere dei valori.

In effetti, ogni sogno può essere chimera. E sulla base di false
chimere o miti, si perpretano i più tragici delitti e le più terribili
forme di oppressione.

Difficile quindi stabilire un "giusto" confine tra quanto si debba
credere e quanto si debba dubitare.

Tornando al libro di Bay Mademba (peccato che non ce ne sia traccia
nelle librerie! Qualcuno ha modo di consultare la libreria Griot a
Roma?) ci sono passi davvero molto belli, ma soprattutto mi è piaciuta
quella sua affermazione "... io sono interessato all'essere umano, non
si perde mai tempo con l'essere umano." e ancora "...A me piace il mio
lavoro perché amo parlare con la gente..." " Quando vendo libri, è
tale il piacere di incontrare l'altro, di parlare con la gente, che la
nostalgia del Senegal non mi assale."

L'essere umano per Bay Mademba è sacro. E la donna..." per noi
senegalesi le donne sono delle regine, bisogna trattarle bene, parlare
di cose carine. La vita è la donna, la donna è il tesoro di Dio che fa
nascere i bimbi. La donna è una cosa importante, sono le donne che
sono le mamme degli uomini."

E poi ci sono tante, tante altre bellissime riflessioni e tanti
dolcissimi precetti.

Sembra quasi di tornare indietro all'infanzia della nostra civiltà.

Dalgora
piotr
2008-10-17 20:59:29 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Sembra quasi di tornare indietro all'infanzia della
nostra civiltà.
Tanto indietro che della civilta' vedo solo la vuota
retorica. E tanta furbizia.
Post by Dalgora Nulla
La mancanza di un sogno, di un progetto, è sempre fattore
di crisi. Credo che all'origine della crisi occidentale
ci sia proprio questo problema culturale.
La tua generazione si guardi allo specchio, e parli per se'.
Dalgora Nulla
2008-10-18 09:48:33 UTC
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Post by piotr
La tua generazione si guardi allo specchio, e parli per se'.
Caro piotr, la mia generazione è anche la tua...anche se non ci vedi
nulla di niero!!!:-))

Dalgora
piotr
2008-10-19 21:40:42 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Post by piotr
La tua generazione si guardi allo specchio, e parli per se'.
Caro piotr, la mia generazione è anche la tua
Be', allora prenditela con quella immediatamente prima,
quelli che dopo aver preso tutto, e non aver dato niente,
danno ancora lezioni al mondo:
- hanno goduto dell'infanzia nel dopoguerra, il periodo di
maggiore crescita, felicita' e liberta' del secolo;
- raggiunta la maturita', non hanno fatto un cazzo ne' si
sono presi alcuna responsabilita' con la scusa del '68 e
della fantasia al potere, e trombavano coi soldi di papa';
- diplomati e laureati, hanno preteso il posto fisso in
funzione del loro titolo di studio, a prescindere dal fatto
che quel loro lavoro servisse o meno a chicchessia (il
lavoro famosa "variabile indipendente");
- dopo 15-20 anni di "duro" lavoro, sono andati in pensione,
"baby pensionati", con pensioni tutt'altro che baby, per
cominciare per la prima volta a lavorare, in "nero";
- adesso che sono, per meriti anagrafici, classe dirigente,
vietano tutto e regolamentano tutto. Non si puo' piu' fare
niente senza il loro benestare.
Mandarli in senegal, o anche a cuba o corea del nord, con
biglietto di sola andata, sarebbe meglio.
Affanculo.

Premesso cio', perche' non te ne vai in senegal? Io ho amici
che sono rimasti incantati dalla semplicita' africana e
appena possono se ne tornano li'. Una mia cugina, esperta
virologa, e' andata per lavoro a "curarli", e la sua
impressione e' che piu' che cure, cio' che gli ha portato e'
la consapevolezza della malattia. Meglio lasciarli in pace.
Pur col loro aids ma senza femministe del cazzo, stanno meglio.

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