filippo
2018-04-04 15:19:16 UTC
Innanzitutto saluti a tutti, bazzicavo questo ng un po' di anni fa e
sono lieto di vedere che nel triste panorama di declino offerto da altri
angoli di usenet, questa comunita' resiste arzillissima.
Passo alla domanda, premettendo un po' di contesto: ho tentato per la
prima volta la manifattura di un uovo di cioccolato, dopo la solita
ricerchina su internet a proposito della tempera del cioccolato. Il
risultato e' stato piu' che soddisfacente, forse anche per il
proverbiale culo del principiante. Tuttavia, ancora memore dello stato
di ansia provocato dal controllo di temperature che, a leggere le varie
fonti a breve portata di google, sembrano piuttosto decisive con margini
strettissimi, mi chiedo quale sia la reale stringenza dei limiti del
regime di tempera, chiamiamolo cosi'.
Insomma, in poche parole: quando e' necessario rifare da capo la
procedura e quando invece basta riportare direttamente alla temperatura
di cosiddetto utilizzo? A naso sarei portato a supporre che esiste un
intervallo di temperature dal quale non bisogna uscire, se si vuole
poter tornare direttamente alla suddetta temperatura di utilizzo. E'
cosi'?
Scuse anticipate se e' una domanda gia' posta e che ha gia' ricevuto
risposta.
Grazie
A proposito di cioccolato e di cose eventualmente sfuggite: sbaglio o il
mai abbastanza lodato Bressanini non ha poi mai piu' riaffrontato questo
aspetto del cioccolato sul suo blog?
---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus
sono lieto di vedere che nel triste panorama di declino offerto da altri
angoli di usenet, questa comunita' resiste arzillissima.
Passo alla domanda, premettendo un po' di contesto: ho tentato per la
prima volta la manifattura di un uovo di cioccolato, dopo la solita
ricerchina su internet a proposito della tempera del cioccolato. Il
risultato e' stato piu' che soddisfacente, forse anche per il
proverbiale culo del principiante. Tuttavia, ancora memore dello stato
di ansia provocato dal controllo di temperature che, a leggere le varie
fonti a breve portata di google, sembrano piuttosto decisive con margini
strettissimi, mi chiedo quale sia la reale stringenza dei limiti del
regime di tempera, chiamiamolo cosi'.
Insomma, in poche parole: quando e' necessario rifare da capo la
procedura e quando invece basta riportare direttamente alla temperatura
di cosiddetto utilizzo? A naso sarei portato a supporre che esiste un
intervallo di temperature dal quale non bisogna uscire, se si vuole
poter tornare direttamente alla suddetta temperatura di utilizzo. E'
cosi'?
Scuse anticipate se e' una domanda gia' posta e che ha gia' ricevuto
risposta.
Grazie
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mai abbastanza lodato Bressanini non ha poi mai piu' riaffrontato questo
aspetto del cioccolato sul suo blog?
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