Discussione:
MARTE: in 50 anni una città grande come Milano
(troppo vecchio per rispondere)
e
2017-08-07 23:05:51 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano


Dopo la promessa di portare in orbita lunare due turisti entro pochi anni, Elon Musk ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato lo scorso settembre al 67th International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara, in Messico: creerà la prima colonia umana su Marte.

Il proprietario della compagnia aerospaziale Space X spiega il suo ambizioso piano in un articolo appena pubblicato sulla rivista accademica New Space: non ha intenzione di trasferire sul pianeta rosso una dozzina di scienziati o di tecnici per fare da apripista; troppo “banale” e scontato.

No, il suo progetto è talmente smisurato da sembrare quasi folle: prevede di poter trasferire nell’arco di cinquant’anni almeno un milione di persone su Marte, tante da poter costituire una città autonoma, un nuovo mondo completamente autosufficiente e indipendente da quello terrestre.
Una flotta di navi spaziali alla conquista del pianeta rosso

Per il viaggio interplanetario si utilizzerebbero enormi navi spaziali (le più grandi mai costruite) che rimarrebbero in orbita terrestre in attesa di finestre di lancio favorevoli, vale a dire ogni volta che Marte si trova in opposizione, cioè il più vicino possibile alla Terra, condizione che si verifica a intervalli di due anni circa, quando tra i due pianeti non c’è di mezzo il Sole.

Nel frattempo staffette di razzi dalla Terra caricherebbero progressivamente le astronavi con carburante, materiali, vettovaglie ed equipaggio con migliaia di viaggi.

I costi si prospettano letteralmente astronomici, ma che genio sarebbe Musk se non avesse già una soluzione per abbatterli drasticamente?

L’idea è quella di usare vettori riciclabili, cioè che possono fare la spola avanti e indietro più volte. E non è irrealizzabile: Space X ha già lanciato con successo il primo razzo per portare un satellite in orbita e in grado di tornare indietro e atterrare verticalmente sulla piattaforma di lancio.

Con una flottiglia di tali missili l’impresa sarebbe economicamente fattibile e rapida: al rientro ogni razzo sarebbe pronto a ripartire nel giro di poche ore, giusto il tempo di fare il pieno e mettere in stiva il carico.

E una volta che le astronavi interplanetarie, anch’esse riutilizzabili, saranno giunte su Marte, sarebbero rifornite di carburante estratto dal suolo marziano e rispedite indietro, di nuovo in orbita terrestre pronte a ripartire con un nuovo carico.
Il tallone d’Achille del progetto di Musk

Sia i razzi per portare in orbita equipaggio e carico, sia quelli per il viaggio su Marte saranno i più grandi mai realizzati: avranno una spinta propulsiva tre volte maggiore del Falcon X, il vettore riciclabile che la Nasa ha già acquistato per mandare sulla Stazione Spaziale Internazionale i futuri astronauti.

Ma non è tanto la potenza dei velivoli a preoccupare gli scettici, quanto la loro affidabilità: se ognuno compirà decine o centinaia di viaggi c’è il rischio che possa capitare un incidente, che diventerebbe una tragedia, dato che a bordo ci sarebbero gli aspiranti coloni.

Per quanto Space X abbia dimostrato di saper risolvere bene e velocemente gli inconvenienti tecnici (dopo il fallimento di un lancio di un Falcon gli ingegneri di Space X hanno proditoriamente indagato e stanno mettendo a punto soluzioni) ci vorranno ancora decenni per rendere ogni componente dei razzi affidabile al cento per cento, in modo che i futuri viaggi spaziali potranno essere più sicuri addirittura dei voli di linea coi Boeing.

Ma all’azienda ci credono sul serio, tanto che si stanno aprendo molte nuove posizioni lavorative e quasi tutti riguardano il progetto Marte: Space X sta reclutando esperti, tecnici, ingegneri e operai per portare a termine il prima possibile la costruzione del prototipo del razzo Raptor, il vettore ideato per l’impresa marziana.

Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è di non poter essere più di questo mondo per vedere se avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai nuovi abitanti del pianeta rosso.

e
Grullofobo
2017-08-08 00:16:59 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Solo un bacucco come te può credere a simili idiozie.

Del resto ci credevi negli anni Sessanta, quando quasi tutti pensavano
davvero che nel 2001 ci sarebbe stata l'Odissea nello spazio.

Invece, come si è visto, sono tutte favolette per i gonzi.
e
2017-08-09 01:42:56 UTC
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Post by Grullofobo
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Solo un bacucco come te può credere a simili idiozie.
Del resto ci credevi negli anni Sessanta, quando quasi tutti pensavano
davvero che nel 2001 ci sarebbe stata l'Odissea nello spazio.
Invece, come si è visto, sono tutte favolette per i gonzi.
Nessuna persona intlligente "crede", la notizia data da Musk èuna notizia: il multimiliardario progetta un esodo di massa su Marte. Se lo dicessi io sarebbe solo una stupidata, ma se lo dice quello di Sapce X che fornusce i vettori per la NAsa èuna notizia.

"001 Odissea nello Spazio è solo un film. Il genio di Kubrick ha anticipato molte cosette in quel film ma è sempre opera di pura fantasia. Poichè nel 1969 siamo amdati sulla Luna e poi il Congresso per un solo voto bovviò il progetto Von Braun per Marte, Kubrick immaginò che le ricerche spaziali con uomini a bordo sarebbe continuato e invece non fu così Ma la questione fu essenzialmente economica, oggi la corsa alla Luna sta riprendendo ma per motivazioni diverse da allora.
Purtroppo per la mia generazione il fermo della NASA ci ha privato dell'emozione di vedere uomini su Marte. Prima o poi avverrà, con o senza Musk.

e

e
Gennaro
2017-08-09 05:29:30 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Solo un bacucco come te può credere a simili idiozie.
Del resto ci credevi negli anni Sessanta, quando quasi tutti pensavano
davvero che nel 2001 ci sarebbe stata l'Odissea nello spazio.
Invece, come si è visto, sono tutte favolette per i gonzi.
Nessuna persona intlligente "crede", la notizia data da Musk èuna notizia: il multimiliardario progetta un esodo di massa su Marte. Se lo dicessi io sarebbe solo una stupidata, ma se lo dice quello di Sapce X che fornusce i vettori per la NAsa èuna notizia.
"001 Odissea nello Spazio è solo un film. Il genio di Kubrick ha anticipato molte cosette in quel film ma è sempre opera di pura fantasia. Poichè nel 1969 siamo amdati sulla Luna e poi il Congresso per un solo voto bovviò il progetto Von Braun per Marte, Kubrick immaginò che le ricerche spaziali con uomini a bordo sarebbe continuato e invece non fu così Ma la questione fu essenzialmente economica, oggi la corsa alla Luna sta riprendendo ma per motivazioni diverse da allora.
Purtroppo per la mia generazione il fermo della NASA ci ha privato dell'emozione di vedere uomini su Marte. Prima o poi avverrà, con o senza Musk.
e
e
Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo di colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono troppi, il viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il materiale manca. Quel che potrebbe essere fattibile, è mandare dei batteri capaci di trasformare l'atmosfera; traghettare o deviare una grossa cometa ad impattarla su Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un millennio si potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
ADPUF
2017-08-09 14:09:09 UTC
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deviare una grossa cometa ad impattarla su Marte per l'acqua
Ce ne vorrebbero migliaja, miglioni...
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e
2017-08-09 17:51:29 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Solo un bacucco come te può credere a simili idiozie.
Del resto ci credevi negli anni Sessanta, quando quasi tutti pensavano
davvero che nel 2001 ci sarebbe stata l'Odissea nello spazio.
Invece, come si è visto, sono tutte favolette per i gonzi.
Nessuna persona intlligente "crede", la notizia data da Musk èuna notizia: il multimiliardario progetta un esodo di massa su Marte. Se lo dicessi io sarebbe solo una stupidata, ma se lo dice quello di Sapce X che fornusce i vettori per la NAsa èuna notizia.
"001 Odissea nello Spazio è solo un film. Il genio di Kubrick ha anticipato molte cosette in quel film ma è sempre opera di pura fantasia. Poichè nel 1969 siamo amdati sulla Luna e poi il Congresso per un solo voto bovviò il progetto Von Braun per Marte, Kubrick immaginò che le ricerche spaziali con uomini a bordo sarebbe continuato e invece non fu così Ma la questione fu essenzialmente economica, oggi la corsa alla Luna sta riprendendo ma per motivazioni diverse da allora.
Purtroppo per la mia generazione il fermo della NASA ci ha privato dell'emozione di vedere uomini su Marte. Prima o poi avverrà, con o senza Musk.
e
e
Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo di colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono troppi, il viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il materiale manca. Quel che potrebbe essere fattibile, è mandare dei batteri capaci di trasformare l'atmosfera; traghettare o deviare una grossa cometa ad impattarla su Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un millennio si potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di Colombo
ADPUF
2017-08-10 16:23:03 UTC
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Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo
di colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono
troppi, il viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il
materiale manca. Quel che potrebbe essere fattibile, è
mandare dei batteri capaci di trasformare l'atmosfera;
traghettare o deviare una grossa cometa ad impattarla su
Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un millennio si
potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di
Colombo
Colombo aveva sbagliato i calcoli e credeva che l'Asia fosse
molto più vicina.

Per fortuna sua c'era l'America...
--
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Felony Master
2017-08-10 16:44:38 UTC
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Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo di
colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono troppi, il
viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il materiale manca. Quel
che potrebbe essere fattibile, è mandare dei batteri capaci di
trasformare l'atmosfera; traghettare o deviare una grossa cometa ad
impattarla su Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un millennio
si potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di Colombo
Colombo aveva sbagliato i calcoli e credeva che l'Asia fosse molto più
vicina.
Per fortuna sua c'era l'America...
no per disgrazia degli autoctoni
ADPUF
2017-08-11 15:59:27 UTC
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Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo
di colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono
troppi, il viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il
materiale manca. Quel che potrebbe essere fattibile, è
mandare dei batteri capaci di trasformare l'atmosfera;
traghettare o deviare una grossa cometa ad impattarla su
Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un millennio si
potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di
Colombo
Colombo aveva sbagliato i calcoli e credeva che l'Asia fosse
molto più vicina.
Per fortuna sua c'era l'America...
no per disgrazia degli autoctoni
C'èst la vie...


Se non eravamo noi erano gli arabi o i cinesi...
--
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Felony Master
2017-08-11 17:53:27 UTC
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Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo di
colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono troppi, il
viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il materiale manca. Quel
che potrebbe essere fattibile, è mandare dei batteri capaci di
trasformare l'atmosfera; traghettare o deviare una grossa cometa ad
impattarla su Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un
millennio si potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di Colombo
Colombo aveva sbagliato i calcoli e credeva che l'Asia fosse molto più
vicina.
Per fortuna sua c'era l'America...
no per disgrazia degli autoctoni
C'èst la vie...
Se non eravamo noi erano gli arabi o i cinesi...
gli arabi loprendonoingulu

i cinesi si pisciano addosso
Felony Master
2017-08-12 12:57:31 UTC
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Può darsi che ci sarà una missione su Marte e un tentativo di
colonizzarla: una missione suicida. Gli imprevisti sono troppi, il
viaggio troppo lungo, le insidie infinite, il materiale manca. Quel
che potrebbe essere fattibile, è mandare dei batteri capaci di
trasformare l'atmosfera; traghettare o deviare una grossa cometa ad
impattarla su Marte per l'acqua, e così solo dopo almeno un
millennio si potrebbe cominciare a pensare di colonizzarla.
Sì molto rischiosa. Era quello ch dicevano a quel matto di Colombo
Colombo aveva sbagliato i calcoli e credeva che l'Asia fosse molto
più vicina.
Per fortuna sua c'era l'America...
no per disgrazia degli autoctoni
C'èst la vie...
Se non eravamo noi erano gli arabi o i cinesi...
gli arabi loprendonoingulu
i cinesi si pisciano addosso
Sbrahahahahaha
Grullofobo
2017-08-08 00:29:16 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Aggiungo che la dimostrazione che le parole di Musk non sono credibili,
sta nelle stesse parole di Von Braun nel 1969:

https://it.wikipedia.org/wiki/Wernher_von_Braun#cite_note-18

^ Next, Mars and Beyond, Time (magazine), 25 luglio 1969. URL consultato
il 21 giugno 2007.

«Even as man prepared to take his first tentative extraterrestrial
steps, other celestial adventures beckoned him. The shape and scope of
the post-Apollo manned space program remained hazy, and a great deal
depends on the safe and successful outcome of Apollo 11. But well before
the moon flight was launched, NASA was casting eyes on targets far
beyond the moon. The most inviting: the earth's close, and probably most
hospitable, planetary neighbor. Given the same energy and dedication
that took them to the moon, says Wernher von Braun, Americans could land
on Mars as early as 1982.».

Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe sbarcato su Marte
nel 1982. E sappiamo bene che così non è stato.
Post by e
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è di non poter essere più di questo mondo per vedere se avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai nuovi abitanti del pianeta rosso.
Tranquillo. Né tu né i tuoi discendenti vedrete mai le cose in cui credi.
ADPUF
2017-08-08 18:16:36 UTC
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Post by Grullofobo
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la
colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città
grande come Milano
Aggiungo che la dimostrazione che le parole di Musk non sono
https://it.wikipedia.org/wiki/Wernher_von_Braun#cite_note-18
^ Next, Mars and Beyond, Time (magazine), 25 luglio 1969. URL
consultato il 21 giugno 2007.
«Even as man prepared to take his first tentative
extraterrestrial steps, other celestial adventures beckoned
him. The shape and scope of the post-Apollo manned space
program remained hazy, and a great deal depends on the safe
and successful outcome of Apollo 11. But well before the moon
flight was launched, NASA was casting eyes on targets far
beyond the moon. The most inviting: the earth's close, and
probably most hospitable, planetary neighbor. Given the same
energy and dedication that took them to the moon, says
Wernher von Braun, Americans could land on Mars as early as
1982.».
Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe sbarcato
su Marte nel 1982. E sappiamo bene che così non è stato.
"Given the same energy and dedication"
Post by Grullofobo
Post by e
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è
di non poter essere più di questo mondo per vedere se
avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche
per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai
nuovi abitanti del pianeta rosso.
Tranquillo. Né tu né i tuoi discendenti vedrete mai le cose
in cui credi.
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Grullofobo
2017-08-08 18:56:34 UTC
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Post by Grullofobo
Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe sbarcato
su Marte nel 1982. E sappiamo bene che così non è stato.
"Given the same energy and dedication"
Stronzate (cit.). Marte è ancora più inabitabile della Luna, per via
delle polveri ossidanti tossiche che ne ricoprono il suolo, e per via
della radiazione dello spazio profondo che lo irraggia. Leggi:

http://www.repubblica.it/scienze/2017/07/07/news/sulla_superficie_di_marte_cocktail_tossico_per_la_vita-170200445/

Altro che vita su Marte: il suolo è un mix di sostanze tossiche

La vita su Marte? Missione impossibile, si potrebbe dire. Colpa dei
composti chimici ossidanti presenti nel suolo che, uniti all'intensa
radiazione ultravioletta, generano un mix tossico capace di uccidere le
cellule batteriche nel giro di pochi minuti.

https://www.nature.com/articles/s41598-017-04910-3

Perchlorates on Mars enhance the bacteriocidal effects of UV light

Perchlorates have been identified on the surface of Mars. This has
prompted speculation of what their influence would be on habitability.
We show that when irradiated with a simulated Martian UV flux,
perchlorates become bacteriocidal. At concentrations associated with
Martian surface regolith, vegetative cells of Bacillus subtilis in
Martian analogue environments lost viability within minutes. Two other
components of the Martian surface, iron oxides and hydrogen peroxide,
act in synergy with irradiated perchlorates to cause a 10.8-fold
increase in cell death when compared to cells exposed to UV radiation
after 60 seconds of exposure. These data show that the combined effects
of at least three components of the Martian surface, activated by
surface photochemistry, render the present-day surface more
uninhabitable than previously thought, and demonstrate the low
probability of survival of biological contaminants released from robotic
and human exploration missions.

http://www.scienzainrete.it/articolo/spazio-radiazioni-pi%C3%B9-pericolose-del-previsto/claudio-elidoro/2017-07-26

Spazio: radiazioni più pericolose del previsto

È evidente, infine, come l’aumento dei tempi di esposizione renda ancora
più critica la situazione. Un aspetto assolutamente non di poco conto,
visto che rischia di trasformare una missione di tre anni per Marte in
una sorta di missione suicida.
ADPUF
2017-08-09 14:05:57 UTC
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Post by Grullofobo
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Post by Grullofobo
Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe
sbarcato su Marte nel 1982. E sappiamo bene che così non è
stato.
"Given the same energy and dedication"
Stronzate (cit.). Marte è ancora più inabitabile della Luna,
per via delle polveri ossidanti tossiche che ne ricoprono il
suolo, e per via della radiazione dello spazio profondo che
Altro che vita su Marte: il suolo è un mix di sostanze
tossiche
Perchlorates on Mars enhance the bacteriocidal effects of UV
light
Spazio: radiazioni più pericolose del previsto
È evidente, infine, come l’aumento dei tempi di esposizione
renda ancora più critica la situazione. Un aspetto
assolutamente non di poco conto, visto che rischia di
trasformare una missione di tre anni per Marte in una sorta
di missione suicida.
Interessanti!

Comunque:

1) Braun si riferiva a un viaggio verso Marte
"Americans could land on Mars"
non a una permanenza
del resto non c'è stata nemmeno permanenza sulla Luna oltre
qualche giorno

2) le conoscenze dell'epoca erano molto minori di quelle
attuali
--
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c***@gmail.com
2017-08-09 14:24:57 UTC
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Il fatto comico è che quasi 50 anni fa avevamo una astronave per la luna e oggi no
e
2017-08-09 17:42:44 UTC
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Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe sbarcato
su Marte nel 1982. E sappiamo bene che così non è stato.
"Given the same energy and dedication"
Stronzate (cit.). Marte è ancora più inabitabile della Luna, per via
delle polveri ossidanti tossiche che ne ricoprono il suolo, e per via
http://www.repubblica.it/scienze/2017/07/07/news/sulla_superficie_di_marte_cocktail_tossico_per_la_vita-170200445/
Altro che vita su Marte: il suolo è un mix di sostanze tossiche
La vita su Marte? Missione impossibile, si potrebbe dire. Colpa dei
composti chimici ossidanti presenti nel suolo che, uniti all'intensa
radiazione ultravioletta, generano un mix tossico capace di uccidere le
cellule batteriche nel giro di pochi minuti.
PENSA TU CHE STRONXI GLI SCIENZIATI AMERICANI EUROPEI E RUSSI CHE HANNO SPESO CENTINIAIA DI MILIARDI DI DOILLARI per cercare la vit su Marte.

Quest BUFALA delele sostanze tossiche è comunqu mno divertente di quella che fice che gli Americani hanno già una colonia su Marte dove sfruttano...i bambini.

Non chiedete perchè: le bufale muggiscono non possono rispondere.

s

e
Luigino Ferrari
2017-08-09 09:39:15 UTC
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Post by Grullofobo
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la
colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città
grande come Milano
Presagisto ci sia già tanto da fare sul pianeta per cullare - con un
minimo di fattibilità - corrispondenti megalomanie.
Post by ADPUF
Post by Grullofobo
Aggiungo che la dimostrazione che le parole di Musk non sono
https://it.wikipedia.org/wiki/Wernher_von_Braun#cite_note-18
^ Next, Mars and Beyond, Time (magazine), 25 luglio 1969. URL
consultato il 21 giugno 2007.
«Even as man prepared to take his first tentative
extraterrestrial steps, other celestial adventures beckoned
him. The shape and scope of the post-Apollo manned space
program remained hazy, and a great deal depends on the safe
and successful outcome of Apollo 11. But well before the moon
flight was launched, NASA was casting eyes on targets far
beyond the moon. The most inviting: the earth's close, and
probably most hospitable, planetary neighbor. Given the same
energy and dedication that took them to the moon, says
Wernher von Braun, Americans could land on Mars as early as
1982.».
Von Braun stesso nel 1969 credeva che l'uomo sarebbe sbarcato
su Marte nel 1982. E sappiamo bene che così non è stato.
"Given the same energy and dedication"
Post by Grullofobo
Post by e
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è
di non poter essere più di questo mondo per vedere se
avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche
per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai
nuovi abitanti del pianeta rosso.
Tranquillo. Né tu né i tuoi discendenti vedrete mai le cose
in cui credi.
Sklar Hast
2017-08-08 08:31:22 UTC
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Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Dopo la promessa di portare in orbita lunare due turisti entro pochi anni, Elon Musk ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato lo scorso settembre al 67th International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara, in Messico: creerà la prima colonia umana su Marte.
Il proprietario della compagnia aerospaziale Space X spiega il suo ambizioso piano in un articolo appena pubblicato sulla rivista accademica New Space: non ha intenzione di trasferire sul pianeta rosso una dozzina di scienziati o di tecnici per fare da apripista; troppo “banale” e scontato.
No, il suo progetto è talmente smisurato da sembrare quasi folle: prevede di poter trasferire nell’arco di cinquant’anni almeno un milione di persone su Marte, tante da poter costituire una città autonoma, un nuovo mondo completamente autosufficiente e indipendente da quello terrestre.
Una flotta di navi spaziali alla conquista del pianeta rosso
Per il viaggio interplanetario si utilizzerebbero enormi navi spaziali (le più grandi mai costruite) che rimarrebbero in orbita terrestre in attesa di finestre di lancio favorevoli, vale a dire ogni volta che Marte si trova in opposizione, cioè il più vicino possibile alla Terra, condizione che si verifica a intervalli di due anni circa, quando tra i due pianeti non c’è di mezzo il Sole.
Nel frattempo staffette di razzi dalla Terra caricherebbero progressivamente le astronavi con carburante, materiali, vettovaglie ed equipaggio con migliaia di viaggi.
I costi si prospettano letteralmente astronomici, ma che genio sarebbe Musk se non avesse già una soluzione per abbatterli drasticamente?
L’idea è quella di usare vettori riciclabili, cioè che possono fare la spola avanti e indietro più volte. E non è irrealizzabile: Space X ha già lanciato con successo il primo razzo per portare un satellite in orbita e in grado di tornare indietro e atterrare verticalmente sulla piattaforma di lancio.
Con una flottiglia di tali missili l’impresa sarebbe economicamente fattibile e rapida: al rientro ogni razzo sarebbe pronto a ripartire nel giro di poche ore, giusto il tempo di fare il pieno e mettere in stiva il carico.
E una volta che le astronavi interplanetarie, anch’esse riutilizzabili, saranno giunte su Marte, sarebbero rifornite di carburante estratto dal suolo marziano e rispedite indietro, di nuovo in orbita terrestre pronte a ripartire con un nuovo carico.
Il tallone d’Achille del progetto di Musk
Sia i razzi per portare in orbita equipaggio e carico, sia quelli per il viaggio su Marte saranno i più grandi mai realizzati: avranno una spinta propulsiva tre volte maggiore del Falcon X, il vettore riciclabile che la Nasa ha già acquistato per mandare sulla Stazione Spaziale Internazionale i futuri astronauti.
Ma non è tanto la potenza dei velivoli a preoccupare gli scettici, quanto la loro affidabilità: se ognuno compirà decine o centinaia di viaggi c’è il rischio che possa capitare un incidente, che diventerebbe una tragedia, dato che a bordo ci sarebbero gli aspiranti coloni.
Per quanto Space X abbia dimostrato di saper risolvere bene e velocemente gli inconvenienti tecnici (dopo il fallimento di un lancio di un Falcon gli ingegneri di Space X hanno proditoriamente indagato e stanno mettendo a punto soluzioni) ci vorranno ancora decenni per rendere ogni componente dei razzi affidabile al cento per cento, in modo che i futuri viaggi spaziali potranno essere più sicuri addirittura dei voli di linea coi Boeing.
Ma all’azienda ci credono sul serio, tanto che si stanno aprendo molte nuove posizioni lavorative e quasi tutti riguardano il progetto Marte: Space X sta reclutando esperti, tecnici, ingegneri e operai per portare a termine il prima possibile la costruzione del prototipo del razzo Raptor, il vettore ideato per l’impresa marziana.
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è di non poter essere più di questo mondo per vedere se avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai nuovi abitanti del pianeta rosso.
e
sicuramente faranno cio insieme ad ET!!!!
pirex
2017-08-08 11:14:48 UTC
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Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta
rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Dopo la promessa di portare in orbita lunare due turisti entro pochi anni,
Elon Musk ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato lo scorso settembre
al 67th International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara, in
Messico: creerà la prima colonia umana su Marte.
Jatevenne su Marte e restateci, insieme alla vostra monnezza;
sulla terra resterà maggiore spazio per gli umani.
Gennaro
2017-08-08 11:27:09 UTC
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Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Dopo la promessa di portare in orbita lunare due turisti entro pochi anni, Elon Musk ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato lo scorso settembre al 67th International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara, in Messico: creerà la prima colonia umana su Marte.
Il proprietario della compagnia aerospaziale Space X spiega il suo ambizioso piano in un articolo appena pubblicato sulla rivista accademica New Space: non ha intenzione di trasferire sul pianeta rosso una dozzina di scienziati o di tecnici per fare da apripista; troppo “banale” e scontato.
No, il suo progetto è talmente smisurato da sembrare quasi folle: prevede di poter trasferire nell’arco di cinquant’anni almeno un milione di persone su Marte, tante da poter costituire una città autonoma, un nuovo mondo completamente autosufficiente e indipendente da quello terrestre.
Una flotta di navi spaziali alla conquista del pianeta rosso
Per il viaggio interplanetario si utilizzerebbero enormi navi spaziali (le più grandi mai costruite) che rimarrebbero in orbita terrestre in attesa di finestre di lancio favorevoli, vale a dire ogni volta che Marte si trova in opposizione, cioè il più vicino possibile alla Terra, condizione che si verifica a intervalli di due anni circa, quando tra i due pianeti non c’è di mezzo il Sole.
Nel frattempo staffette di razzi dalla Terra caricherebbero progressivamente le astronavi con carburante, materiali, vettovaglie ed equipaggio con migliaia di viaggi.
I costi si prospettano letteralmente astronomici, ma che genio sarebbe Musk se non avesse già una soluzione per abbatterli drasticamente?
L’idea è quella di usare vettori riciclabili, cioè che possono fare la spola avanti e indietro più volte. E non è irrealizzabile: Space X ha già lanciato con successo il primo razzo per portare un satellite in orbita e in grado di tornare indietro e atterrare verticalmente sulla piattaforma di lancio.
Con una flottiglia di tali missili l’impresa sarebbe economicamente fattibile e rapida: al rientro ogni razzo sarebbe pronto a ripartire nel giro di poche ore, giusto il tempo di fare il pieno e mettere in stiva il carico.
E una volta che le astronavi interplanetarie, anch’esse riutilizzabili, saranno giunte su Marte, sarebbero rifornite di carburante estratto dal suolo marziano e rispedite indietro, di nuovo in orbita terrestre pronte a ripartire con un nuovo carico.
Il tallone d’Achille del progetto di Musk
Sia i razzi per portare in orbita equipaggio e carico, sia quelli per il viaggio su Marte saranno i più grandi mai realizzati: avranno una spinta propulsiva tre volte maggiore del Falcon X, il vettore riciclabile che la Nasa ha già acquistato per mandare sulla Stazione Spaziale Internazionale i futuri astronauti.
Ma non è tanto la potenza dei velivoli a preoccupare gli scettici, quanto la loro affidabilità: se ognuno compirà decine o centinaia di viaggi c’è il rischio che possa capitare un incidente, che diventerebbe una tragedia, dato che a bordo ci sarebbero gli aspiranti coloni.
Per quanto Space X abbia dimostrato di saper risolvere bene e velocemente gli inconvenienti tecnici (dopo il fallimento di un lancio di un Falcon gli ingegneri di Space X hanno proditoriamente indagato e stanno mettendo a punto soluzioni) ci vorranno ancora decenni per rendere ogni componente dei razzi affidabile al cento per cento, in modo che i futuri viaggi spaziali potranno essere più sicuri addirittura dei voli di linea coi Boeing.
Ma all’azienda ci credono sul serio, tanto che si stanno aprendo molte nuove posizioni lavorative e quasi tutti riguardano il progetto Marte: Space X sta reclutando esperti, tecnici, ingegneri e operai per portare a termine il prima possibile la costruzione del prototipo del razzo Raptor, il vettore ideato per l’impresa marziana.
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è di non poter essere più di questo mondo per vedere se avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai nuovi abitanti del pianeta rosso.
e
STRONZATE!!!!!!!!!!!!!!!
d***@gmail.com
2017-08-08 21:36:18 UTC
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Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto quantistico.
Perchè allora andare proprio su Marte che, turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della terra?
c***@gmail.com
2017-08-08 22:00:50 UTC
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e io dica che tra 2 ani avremo la Macchina del tempo e potremo andare nella era in cui le kazzate di ernie non estraneo più :-)
rokko
2017-08-09 03:23:27 UTC
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Il giorno martedì 8 agosto 2017 01:05:53 UTC+2, e ha
Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la
colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città
grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto
quantistico.
PerchÚ allora andare proprio su Marte che,
turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della
terra?

Si può prenotare?
Per due?
--
Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti combattono. Poi vinci. [Gandhi]
e
2017-08-09 17:48:57 UTC
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Post by rokko
Il giorno martedì 8 agosto 2017 01:05:53 UTC+2, e ha
Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la
colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città
grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto
quantistico.
PerchÚ allora andare proprio su Marte che,
turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della
terra?
Si può prenotare?
Per due?
Musk spera di ridurre il costo del biglietto a 200mila dollari a testa. Come quelli che partono oggi dall'Africa, non bisogna esere poveri.
c***@gmail.com
2017-08-09 18:48:47 UTC
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Se non si cambia la legge di inerzia non si va da nessuna parte
www.calmagorod.org
Guardian of the Galaxy
2017-08-09 19:09:24 UTC
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Post by c***@gmail.com
Se non si cambia la legge di inerzia non si va da nessuna parte
www.calmagorod.org
waiting for pnn, we need to defend the galaxy
o***@gmail.com
2017-08-10 06:54:22 UTC
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Waiting for PNN to save the galaxy .........................
c***@gmail.com
2017-08-10 07:13:19 UTC
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Vedo che bekketto raglia sempre anche appeso per la nasa al tronchetto della triremi spaziale
o***@gmail.com
2017-08-10 07:38:55 UTC
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Post by c***@gmail.com
Vedo che bekketto raglia sempre anche appeso per la nasa al tronchetto della triremi spaziale
non si poteva appenderlo per le palle

sono troppo piccole

cosi' si e' optato per la NASA o NASCA che dir si voglia
c***@gmail.com
2017-08-10 08:10:49 UTC
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Rotfl
Felony Master
2017-08-15 04:57:46 UTC
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Post by c***@gmail.com
Vedo che bekketto raglia sempre anche appeso per la nasa al tronchetto
della triremi spaziale
la sua nave e' stata affondata dai pirati spaziali

e
2017-08-09 17:46:35 UTC
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Post by d***@gmail.com
Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto quantistico.
Perchè allora andare proprio su Marte che, turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della terra?
Il trasporto quantistico, ossia l'entanglement un fenomeno misterioso che riguarda particelle elemantari, di cui è diffilde mantenre la coerenza. Più particelle, più difficoltà.Mai dire mai ma non è roba per questo millennio.

e
Gennaro
2017-08-10 07:36:54 UTC
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Post by e
Post by d***@gmail.com
Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto quantistico.
Perchè allora andare proprio su Marte che, turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della terra?
Il trasporto quantistico, ossia l'entanglement un fenomeno misterioso che riguarda particelle elemantari, di cui è diffilde mantenre la coerenza. Più particelle, più difficoltà.Mai dire mai ma non è roba per questo millennio.
e
Il trasporto quantistico non si sa bene cos'è, secondo me è solo un'illusione scientifica, perchè il principio scientifico si basa sulla scissione di un fotone tramite uno specchio semitrasparente, e manipolando un fotone scisso da una parte, istantaneamente si modifica anche la parte che è andata in un altra direzione, quindi potrebbe essere solo un'illusione.
c***@gmail.com
2017-08-10 08:16:02 UTC
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L'unica via è la violazione del principio di azione e reazione possibile in elettrodimica
e
2017-08-12 00:36:43 UTC
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Post by Gennaro
Post by e
Post by d***@gmail.com
Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Scusa, ma tra meno di 50 anno avremo il teletrasporto quantistico.
Perchè allora andare proprio su Marte che, turisticamente, fa cagare
e non su uno dei miliardi di pianeti più accoglienti della terra?
Il trasporto quantistico, ossia l'entanglement un fenomeno misterioso che riguarda particelle elemantari, di cui è diffilde mantenre la coerenza. Più particelle, più difficoltà.Mai dire mai ma non è roba per questo millennio.
e
Il trasporto quantistico non si sa bene cos'è, secondo me è solo un'illusione scientifica, perchè il principio scientifico si basa sulla scissione di un fotone tramite uno specchio semitrasparente, e manipolando un fotone scisso da una parte, istantaneamente si modifica anche la parte che è andata in un altra direzione, quindi potrebbe essere solo un'illusione.
Non sai di che parli. Il fenomeno dll'ENTANGLEMENT ormai riguarda atomi e si contnua a tentare con atomi sempre più complessi. L'idea stravagante poi che migliaia di fisici prendano un abbaglio e tu no è COMICA. Non capisco come sia possibile questa continua mancanca di umiltà, di coscienza di quello che non si sa, sicontestano i vaccini, l'evoluzione, perfino le cause dei terremoti da parte di ignoranti assoluti in quelle materie.
??????????????????????????????


Un gruppo di fisici ha utilizzato la correlazione quantistica che Albert Einstein chiamava “azione fantasmatica a distanza” per collegare 500.000 atomi in modo che il loro destino fosse strettamente interconnesso. Gli atomi erano legati dall'entanglement, il che significa che un'azione compiuta su un atomo si riverbera su ogni atomo entangled con esso, anche se si trova molto lontano. L'enorme nuvola di atomi entangled è il primo “singoletto di spin macroscopico”, un nuovo stato della materia, finora previsto per via teorica ma mai realizzato praticamente.

L'entanglement è una conseguenza delle strane regole probabilistiche della meccanica quantistica e permette una misteriosa connessione istantanea su lunghe distanze che sfida le leggi del mondo macroscopico (da qui l'aggettivo “fantasmatica” usato da Einstein).

Un singoletto di spin è una forma di entanglement in cui diversi spin delle particelle – il loro momento angolare intrinseco – si sommano fino a dare somma nulla, il che significa che il sistema ha momento angolare totale nullo.

Gli sperimentatori hanno utilizzato atomi di rubidio, dotati di spin pari a 1. (Ogni particella ha un proprio valore di spin costante, una caratteristica quantistica che viene espressa tramite un numero adimensionale). L'unico modo per cui un insieme di questi atomi possa avere spin che complessivamente diano somma zero – la condizione necessaria per avere un singoletto di spin – è che le direzioni dei loro spin si cancellino le une con le altre. E una volta che due o più atomi sono entangled in un singoletto di spin, i loro spin daranno sempre somma zero. Ciò significa, bizzarramente, che se la direzione di uno spin atomico è alterata, i suoi “compagni” entangled cambieranno istantaneamente i loro spin in modo corrispondente, per preservare la somma zero dello spin
totale.

http://www.lescienze.it/news/2014/09/27/news/un_nuovo_stato_della_materia_creato_con_l_entanglement_quantistico-2308668/

Un nuovo stato della materia creato con l'entanglement quantistico
Rappresentazione artistica del gas ultrafreddo di atomi di rubidio (in rosso): sono visibili l'orientamento degli spin e l'entanglement (strisce bianche) (Cortesia Istituto di scienze fotoniche, Barcellona)
Rendere entangled un insieme di atomi così ampio e in questo modo non è un compito facile. In primo luogo, i ricercatori hanno raffreddato gli atomi fino a 20 milionesimi di grado kelvin: questa temperatura è necessaria per mantenere gli atomi perfettamente in quiete; qualunque collisione tra di essi, infatti, altererebbe i loro spin. Poi, per determinare lo spin totale degli atomi, i ricercatori hanno effettuato una cosiddetta misurazione quantistica non demolitiva: si tratta di una tecnica per avere informazioni su un sistema quantistico che evita di alterarne lo stato. Ciò è necessario perché generalmente le misurazioni dei sistemi quantistici tendono a disturbarli, cambiando irrimediabilmente i parametri che si intendono misurare.

Per effettuare questa misurazione non distruttiva, i ricercatori hanno inviato un impulso di circa 100 milioni di fotoni, le particelle di luce, attraverso la nube di atomi. Questi fotoni avevano energie calcolate in modo preciso, in modo da non eccitare gli atomi ma di passarvi attraverso. I fotoni, tuttavia, erano influenzati dagli atomi attraversati. Gli spin degli atomi, infatti, agivano come magneti, ruotandone la polarizzazione, cioè l'orientazione, della luce. Misurando di quanto era cambiata la polarizzazione della luce dopo il passaggio attraverso la nube, i ricercatori sono riusciti a determinare lo spin complessivo della nube di atomi.

Malgrado non cambiasse lo stato di spin delle particelle, la misurazione aveva l'effetto di rendere molte di esse entangled le une con le altre. I ricercatori presuppongono che all'inizio gli spin degli atomi puntassero in direzioni casuali. In alcuni casi, tuttavia, la misurazione mostrava che il loro spin totale era nullo. Quando ciò si verificava, la misurazione “bloccava” per così dire questo risultato netto nullo, assicurando che le successive misurazioni dello spin totale continuassero a dare risultato nullo. “La misurazione stessa ha in qualche modo creato lo stato di singoletto”, ha spiegato Naeimeh Behbood, dell'Istituto di scienze fotoniche di Barcellona, primo autore dello studio pubblicato il 25 agosto scorso sulle “Physical Review Letters”. “Ha creato uno stato entangled senza entanglement. Come sia potuto avvenire è un mistero della meccanica quantistica”.

Nell'esperimento è stata utilizzata una nube di circa un milione di atomi di rubidio, ma le misurazioni passive non potevano quantificare esattamente quanti di questi atomi fossero entangled. Poiché lo spin totale del sistema era uguale a zero, tuttavia, i limiti quantistici, della misurazione garantiscono che almeno metà di essi, cioè circa 500.000 atomi, fossero entangled. Questo numero rappresenta un primato per un singoletto di spin, ed è la prima volta che interi atomi sono stati entangled in un sistema macroscopico con spin netto nullo, anche se alcuni esperimenti in passato sono arrivati a questo risultato utilizzando fotoni.

“Ritengo che si tratti di un risultato notevole sia per la ricerca di base sia per quella applicata”, ha sottolineato Marco Koschorreck, fisico dell'Università di Bonn, non coinvolto nello studio. Poiché gli spin degli atomi entangled sono molto sensibili alla manipolazione magnetica, spiega il ricercatore, il singoletto di spin macroscopico potrebbe essere utilizzato per la rivelazione di campi magnetici.
Nel prossimo futuro i ricercatori vorrebbero comprendere meglio il nuovo stato della materia che hanno creato. Per esempio, poiché conoscono solo lo spin totale della nube, non sanno in che modo i singoli atomi vi possano contribuire.

“Quali atomi sono entangled?”, si domanda Behbood. “Si tratta dei primi vicini, cioè gli atomi immediatamente a fianco gli uni degli altri o degli atomi più distanti? Oppure la distanza è casuale? Gli atomi formano singoletti in coppie o in gruppi più ampi?”
Queste domande potrebbero aiutare gli scienziati a comprendere meglio in che modo la non demolizione produca l'entanglement e in che modo questo possa essere manipolato a fini pratici. Quanto meglio comprendiamo l'entanglement, tanto meno diventa “fantasmatico”.

http://www.lescienze.it/news/2014/09/27/news/un_nuovo_stato_della_materia_creato_con_l_entanglement_quantistico-2308668/
Gennaro
2017-08-12 05:58:11 UTC
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l'entanglement si tratta sempre di modificare una particella sdoppiata in due gemelle con lo stesso destino, ma non potrai mai sdoppiare un essere complesso come un essere umano e spedirlo da un altra parte.
Io non contesto nessuna teoria scientifica (sui vaccini ecc hai ragione), sono le teorie stesse ad essere in contraddizione tra di loro, ad esempio la Teoria della Relatività, assolutamente deterministica, è in netta contraddizione con il "Principio di Indeterminazione" e lo dice la parola.
Io ipotizzo solo che la teoria di Einstein è una teoria otticamente illusoria, io ho scoperto il perchè ma non ho mai il tempo per scrivere un libro su di essa perchè sono continuamente a dover rispondere delle attenzioni delle donne, che mi distraggono molto, forse lo farò quando sarò diventato molto vecchio.
Gennaro
2017-08-12 06:02:03 UTC
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Post by Gennaro
l'entanglement si tratta sempre di modificare una particella sdoppiata in due gemelle con lo stesso destino, ma non potrai mai sdoppiare un essere complesso come un essere umano e spedirlo da un altra parte.
Io non contesto nessuna teoria scientifica (sui vaccini ecc hai ragione), sono le teorie stesse ad essere in contraddizione tra di loro, ad esempio la Teoria della Relatività, assolutamente deterministica, è in netta contraddizione con il "Principio di Indeterminazione" e lo dice la parola.
Io ipotizzo solo che la teoria di Einstein è una teoria otticamente illusoria, io ho scoperto il perchè ma non ho mai il tempo per scrivere un libro su di essa perchè sono continuamente a dover rispondere delle attenzioni delle donne, che mi distraggono molto, forse lo farò quando sarò diventato molto vecchio.
Premetto che la Teoria della Relatività Generale di Einstein è stato uno dei primi libri che ho letto quando ero appena adolescente, letto e riletto e cercato di capire a fondo e durante tutta la mia vita ho continuato a seguire ed a informarmi, alla fine ho capito cos'è e dove sono gli errori.
r***@gmail.com
2017-08-12 09:18:05 UTC
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Post by e
Il magnate MUSK ha pubblicato il suo piano per la colonizzazione del pianeta rosso: in 50 anni una città grande come Milano
Dopo la promessa di portare in orbita lunare due turisti entro pochi anni, Elon Musk ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato lo scorso settembre al 67th International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara, in Messico: creerà la prima colonia umana su Marte.
Il proprietario della compagnia aerospaziale Space X spiega il suo ambizioso piano in un articolo appena pubblicato sulla rivista accademica New Space: non ha intenzione di trasferire sul pianeta rosso una dozzina di scienziati o di tecnici per fare da apripista; troppo “banale” e scontato.
No, il suo progetto è talmente smisurato da sembrare quasi folle: prevede di poter trasferire nell’arco di cinquant’anni almeno un milione di persone su Marte, tante da poter costituire una città autonoma, un nuovo mondo completamente autosufficiente e indipendente da quello terrestre.
Una flotta di navi spaziali alla conquista del pianeta rosso
Per il viaggio interplanetario si utilizzerebbero enormi navi spaziali (le più grandi mai costruite) che rimarrebbero in orbita terrestre in attesa di finestre di lancio favorevoli, vale a dire ogni volta che Marte si trova in opposizione, cioè il più vicino possibile alla Terra, condizione che si verifica a intervalli di due anni circa, quando tra i due pianeti non c’è di mezzo il Sole.
Nel frattempo staffette di razzi dalla Terra caricherebbero progressivamente le astronavi con carburante, materiali, vettovaglie ed equipaggio con migliaia di viaggi.
I costi si prospettano letteralmente astronomici, ma che genio sarebbe Musk se non avesse già una soluzione per abbatterli drasticamente?
L’idea è quella di usare vettori riciclabili, cioè che possono fare la spola avanti e indietro più volte. E non è irrealizzabile: Space X ha già lanciato con successo il primo razzo per portare un satellite in orbita e in grado di tornare indietro e atterrare verticalmente sulla piattaforma di lancio.
Con una flottiglia di tali missili l’impresa sarebbe economicamente fattibile e rapida: al rientro ogni razzo sarebbe pronto a ripartire nel giro di poche ore, giusto il tempo di fare il pieno e mettere in stiva il carico.
E una volta che le astronavi interplanetarie, anch’esse riutilizzabili, saranno giunte su Marte, sarebbero rifornite di carburante estratto dal suolo marziano e rispedite indietro, di nuovo in orbita terrestre pronte a ripartire con un nuovo carico.
Il tallone d’Achille del progetto di Musk
Sia i razzi per portare in orbita equipaggio e carico, sia quelli per il viaggio su Marte saranno i più grandi mai realizzati: avranno una spinta propulsiva tre volte maggiore del Falcon X, il vettore riciclabile che la Nasa ha già acquistato per mandare sulla Stazione Spaziale Internazionale i futuri astronauti.
Ma non è tanto la potenza dei velivoli a preoccupare gli scettici, quanto la loro affidabilità: se ognuno compirà decine o centinaia di viaggi c’è il rischio che possa capitare un incidente, che diventerebbe una tragedia, dato che a bordo ci sarebbero gli aspiranti coloni.
Per quanto Space X abbia dimostrato di saper risolvere bene e velocemente gli inconvenienti tecnici (dopo il fallimento di un lancio di un Falcon gli ingegneri di Space X hanno proditoriamente indagato e stanno mettendo a punto soluzioni) ci vorranno ancora decenni per rendere ogni componente dei razzi affidabile al cento per cento, in modo che i futuri viaggi spaziali potranno essere più sicuri addirittura dei voli di linea coi Boeing.
Ma all’azienda ci credono sul serio, tanto che si stanno aprendo molte nuove posizioni lavorative e quasi tutti riguardano il progetto Marte: Space X sta reclutando esperti, tecnici, ingegneri e operai per portare a termine il prima possibile la costruzione del prototipo del razzo Raptor, il vettore ideato per l’impresa marziana.
Loro sono convinti che ce la faranno: il nostro rammarico è di non poter essere più di questo mondo per vedere se avranno vinto la scommessa tra meno di un secolo, ma anche per avere la soddisfazione di ricevere una cartolina dai nuovi abitanti del pianeta rosso.
e
Gastaldi

Si squalifica da solo.
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