Bhisma
2018-02-11 10:47:26 UTC
L'abbattimento di un F16 israeliano che stava attaccando una base
"iraniana" in Siria è, anche ad occhio nudo, la dimostrazione che il
livello tecnologico-militare degli sciiti in Siria e Libano è
pesantemente aumentato: se non sbaglio erano più di quarant'anni,
dall'epoca della guerra del Kippur, che non veniva abbattuto un aereo
israeliano (anche allora missili AA di fornitura russa giocarono un
ruolo importante nel ridurre il divario arabi-Israele).
Ma, dietro la notizia nuda e cruda c'è molto di più: secondo quanto
traspare dalla stampa, il nervosismo israeliano per i droni sciiti (sia
vera o meno nella consueta ridda di dichiarazioni e smentite che il
raid degli F16 fosse motivato dallo sconfinamento di uno di essi) è ben
evidente: secondo dichiarazioni dei servizi israeliani gli sciiti
sarebbero equipaggiati con ampia disponibilità di droni "Mohaier 6" in
grado di sganciare con precisione devastanti bombe ad alto potenziale,
e grazie ad una riuscita strategia di penetrazione ed infiltrazione
nella fluida situazione siriana, starebbero attestando truppe d'élite a
ridosso del Golan, con evidenti rischi per gli israeliani.
Parallelamente anche Hezbollah sarebbe stato rifornito di droni del
genere e sarebbe in grado di operare attacchi dal Libano.
In questo senso andrebbe letta una recente dichiarazione semiufficiale
di Assad, che secondo indiscrezioni giornalistiche avrebbe offerto
garanzie ad Israele per la blindatura da parte delle forze di Damasco
dei confini del Golan per escludere qualsiasi "infiltrazione esterna"
(leggasi appunto Hezbollah - Iraniani).
A questo si aggiunga che Hezbollah fa parte del governo libanese e che
le sue milizie sono di fatto state ufficialmente assimilate
all'esercito libanese stesso dal presidente Aoud.
In questo quadro le minacciose dichiarazioni iraniane sulle "porte
dell'inferno" che stanno per aprirsi su Israele, sulla possibilità di
colpire le basi USA nella regione etc. non sembrano essere soltanto la
solita rituale dichiarazione di bellicosità, anche perché ad esse fanno
riscontro pesanti analoghe dichiarazioni del Ministro della Difesa
israeliano: "Nella prossima guerra, non vedremo più fotografie come
quelle durante la guerra del 2006, in cui gli abitanti di Beirut erano
in spiaggia. Se gli abitanti di Tel aviv saranno costretti a rifugiarsi
nei bunker anti missile, anche gli abitanti di Beirut lo saranno".
Insomma la possibilità effettiva di un confronto militare diretto Iran
- Israele in Libano appare reale, favorita com'è anche dalla nota
situazione conflittuale sciiti-wahabiti e dall'andamento delle
dinamiche internazionali e dal tentativo USA di pressing sull'Iran.
Per dare la misura di come un'eventuale nuova guerra del genere sarebbe
potenzialmente molto più distruttiva delle precedenti, Hezbollah,
sempre secondo fonti stampa israeliane, sarebbe oggi in grado di
lanciare dai 1000 ai 2000 mi circa 150.000 missili di vario genere, tra
cui i potenti M-60 con un raggio di 300 km e una testata da 500 kg di
alto esplosivo di produzione iraniana. Per confronto durante la guerra
del 2006 fu in grado di lanciarne meno di 200.
"iraniana" in Siria è, anche ad occhio nudo, la dimostrazione che il
livello tecnologico-militare degli sciiti in Siria e Libano è
pesantemente aumentato: se non sbaglio erano più di quarant'anni,
dall'epoca della guerra del Kippur, che non veniva abbattuto un aereo
israeliano (anche allora missili AA di fornitura russa giocarono un
ruolo importante nel ridurre il divario arabi-Israele).
Ma, dietro la notizia nuda e cruda c'è molto di più: secondo quanto
traspare dalla stampa, il nervosismo israeliano per i droni sciiti (sia
vera o meno nella consueta ridda di dichiarazioni e smentite che il
raid degli F16 fosse motivato dallo sconfinamento di uno di essi) è ben
evidente: secondo dichiarazioni dei servizi israeliani gli sciiti
sarebbero equipaggiati con ampia disponibilità di droni "Mohaier 6" in
grado di sganciare con precisione devastanti bombe ad alto potenziale,
e grazie ad una riuscita strategia di penetrazione ed infiltrazione
nella fluida situazione siriana, starebbero attestando truppe d'élite a
ridosso del Golan, con evidenti rischi per gli israeliani.
Parallelamente anche Hezbollah sarebbe stato rifornito di droni del
genere e sarebbe in grado di operare attacchi dal Libano.
In questo senso andrebbe letta una recente dichiarazione semiufficiale
di Assad, che secondo indiscrezioni giornalistiche avrebbe offerto
garanzie ad Israele per la blindatura da parte delle forze di Damasco
dei confini del Golan per escludere qualsiasi "infiltrazione esterna"
(leggasi appunto Hezbollah - Iraniani).
A questo si aggiunga che Hezbollah fa parte del governo libanese e che
le sue milizie sono di fatto state ufficialmente assimilate
all'esercito libanese stesso dal presidente Aoud.
In questo quadro le minacciose dichiarazioni iraniane sulle "porte
dell'inferno" che stanno per aprirsi su Israele, sulla possibilità di
colpire le basi USA nella regione etc. non sembrano essere soltanto la
solita rituale dichiarazione di bellicosità, anche perché ad esse fanno
riscontro pesanti analoghe dichiarazioni del Ministro della Difesa
israeliano: "Nella prossima guerra, non vedremo più fotografie come
quelle durante la guerra del 2006, in cui gli abitanti di Beirut erano
in spiaggia. Se gli abitanti di Tel aviv saranno costretti a rifugiarsi
nei bunker anti missile, anche gli abitanti di Beirut lo saranno".
Insomma la possibilità effettiva di un confronto militare diretto Iran
- Israele in Libano appare reale, favorita com'è anche dalla nota
situazione conflittuale sciiti-wahabiti e dall'andamento delle
dinamiche internazionali e dal tentativo USA di pressing sull'Iran.
Per dare la misura di come un'eventuale nuova guerra del genere sarebbe
potenzialmente molto più distruttiva delle precedenti, Hezbollah,
sempre secondo fonti stampa israeliane, sarebbe oggi in grado di
lanciare dai 1000 ai 2000 mi circa 150.000 missili di vario genere, tra
cui i potenti M-60 con un raggio di 300 km e una testata da 500 kg di
alto esplosivo di produzione iraniana. Per confronto durante la guerra
del 2006 fu in grado di lanciarne meno di 200.