Post by Roberto Deboni DMIsrPost by Bob TorelloGira da mesi la notizia che importino in Italia
grandi quantità di pomodoro made in china.
E' una scemenza.
Ma di quelle veramente grosse.
Cina non e' un esportatore di prodotti alimentari!
E' una scemenza.
Ma di quelle veramente grosse.
https://www.internazionale.it/reportage/stefano-liberti/2017/04/08/pomodoro-cina-italia
"Nel primo trimestre del 2010 le importazioni di concentrato di pomodoro
cinese sono aumentati del 174% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente: stiamo parlando di qualcosa come 82mila tonnellate di conserve"
Le 82'000 tonnellate sono diventate 172'000 nel 2015. ma ne ha
anche esportate 400'000 tonnellate.
Sarebbe da osservare che si tratta di importazioni da parte
di aziende italiane del settore, per aumentare le esportazioni
di prodotto rinomato a causa dei limiti della produzione agricola
italiana.
Ma cio' che occorre capire e' queste quantita' sono "marginali",
giusto le necessita' di qualche industria conserviera che si trova
a dovere rispettare ordinativi che gli agricoltori italiani non
coprono. Infatti, il consumo nazionale e' di superiore di alcuni
ordini di grandezza. Ho trovato le quantita' riferite alla produzione
di pomodori industriali da salsa:
https://www.wired.it/economia/business/2016/11/04/pomodori-italia-cina/
che per la Cina rappresentano circa un decimo della produzione totale
di pomodori. Nel 2016 5,15 miliardi di tonnellate, l'Italia 5,18
miliardi di tonnellate. Il concentrato va calcolato da meta' ad un
terzo di queste quantita'. Insomma, e' come scrivere:
2'000'000 mila tonnellate di cui 400 mila esportate e 172 mila
importate. Non so se riuscite a vedere l'enorme differenza.
Quelle 172 mila importazioni sono evidentemente una urgenza
transitoria di qualche industria conserviera italiana che e'
andata a cercarsi il pomodoro (concentrato) sul mercato
oltre confine italiano.
Abbiamo anche un prezzo:
7,7 centesimi al kg di prodotto fresco
--
"Quali sono gli alimenti prodotti in Cina?
I prodotti alimentari che attraversano le nostre frontiere sono
soprattutto pomodoro, legumi secchi, ortaggi e cereali (soprattutto
riso). Ma anche prodotti ortofrutticoli freschi (come mele, funghi, o
l’aglio che ha subito un aumento del 120%), spaghetti di riso, prodotti
ittici surgelati (in particolar modo gamberetti e pesce di vario genere)
e cibi della tradizione gastronomica cinese, come ad esempio la salsa di
soia o il tè. "
http://www.guidaconsumatore.com/consumo_consumatori/alimenti-prodotti-in-cina.html
Scrivono che:
"34% delle quantità totali" sono i concentrati di pomodori (di cui
abbiamo gia' evidenziato l'irrilevanza numerica (2'000'000 verso
172 sono due numeri che la dicono lunga), se ne deduce che il resto,
mettendo tutto insieme fa meno di 340'000 tonnellate.
Sapete quale e' il consumo totale nazionale ?
E quanto importiamo da tutto il mondo ?
Sappiamo che l'Italia e' un importatore passivo di alimenti
(densita' demografic troppo elevata per il territorio che ha),
ma non e' dalla Cina che arriva quello che va sulle nostre
tavole (salvo gli sfizi, magari presi a Lidl).
Pensate che solo di caffe' l'Italia importa ben oltre 500'000
tonnellate. Di frumento siamo a 2'200'000 tonnellate.
Di banane 700'000 tonnellate. Altra frutta sommano ad altri
1'500'000 tonnellate. Insomma, importiamo una decina di milioni
di tonnellate di alimenti vari. Cosa sono poche centinaia di
migliaia di prodotti di nicchia ?
Dall'altra parte la Cina, ad esempio, importa 2'000'000 di
tonnellate di carne di maiale (e l'Italia importa 500'000 t).
Buttare negli alimenti anche le spezie come il the', poi, significa
essere veramente alle corde.
Tra parentesi, la dieta cinese e' tradizionalmente ricca di
vegetali, la storia della dieta mediterranea e' del solito
sciovinismo nazionale.
--
"Francia: asparagi da industria in difficolta' a causa della fornitura
cinese
In 20 anni, la produzione francese di asparagi si è dimezzata e oggi è
attestata attorno alle 20.000 tonnellate annue. La concorrenza maggiore
è data dal prodotto proveniente da Perù e Cina - i principali produttori
di asparagi trasformati (in barattoli)."
http://www.freshplaza.it/article/81933/Francia-asparagi-da-industria-in-difficolta-a-causa-della-fornitura-cinese
Cina non e' un esportatore di prodotti alimentari! E' una scemenza. Ma
di quelle veramente grosse. (cit)
Grosso modo qualsiasi nazione esporta in senso letterale qualsiasi
prodotto. Ma questo non fa definire solo per quello che tale
nazione sia "esportatore" di quel prodotto. E' la quantita' che
definisce se un paese e' un esportatore di quel prodotto.
Nella sua notizia sugli asparagi, le cifre citate (peraltro limitate
agli asparagi in conserva) sono *ridicole*. Francia produceva 32'000
tonnellate, ora ne fa 20'000, quindi il prodotto cinese si e' preso
12'000 tonnellate. Siamo a livelli di prodotti di nicchia e costosi,
casi eccezionali in cui l'esportazioni dall'altro parte del mondo e'
economicamente fattibile. Del resto la Francia e' un modesto consumatore
(0,8 kg per famiglia). Sono i tedeschi ad essere i consumatori, con
2,2 kg per famiglia di conserva.
La Cina produce 500'000 tonnellate che consuma internamente (e 7,35
milioni di tonnellate della pianta fresca). Se ne esportasse una
quota rilevante (ad esempio un terzo) potrebbe farlo solo azzerrando
la produzione europea, cosa che non avviene perche' la sua produzione
e' per il mercato interno.
Insomma, alla fine conta il saldo finale. E l'Italia e' un
*esportatore* netto di concentrati di pomodoro.