edi'®
2016-07-27 07:44:29 UTC
Sarà anche "sedicente", mancherà il riconoscimento internazionale, ma
ciò che l'Isis rappresenta in certe zone è qualcosa di molto vicino a
uno Stato nell'accezione classica territorio/popolazione/governo.
Questo /Stato/ ha rivendicato vari attentati all'estero, quindi ha di
fatto iniziato una guerra e chi è stato aggredito ha il diritto di
difendersi e contrattaccare militarmente.
La domanda è: se ci fosse la determinazione necessaria e una vera
volontà politica, una forte coalizione a guida Nato riuscirebbe a
spazzar via questo bubbone? Con scarponi sul terreno, bombardamenti e
rastrellamenti si riuscirebbe a far fuori il califfo e la sua banda e a
bonificare la zona? O è alto il rischio di impantanarsi nell'ennesimo
Vietnam, Afghanistan... insomma, in una guerra che non risolve nulla o
che addirittura peggiora la situazione?
Putin, Assad, Erdogan etc. che non sarebbero certo ben disposti a
lasciare mano libera ai paesi occidentali in zona, avrebbero carte forti
da giocare o dovrebbero accettare il fatto e stare alla finestra o
collaborare obtorto collo con la coalizione?
Insomma, si riesce a disegnare un credibile scenario ipotetico
riguardante l'opzione militare anti Isis?
E.D.
ciò che l'Isis rappresenta in certe zone è qualcosa di molto vicino a
uno Stato nell'accezione classica territorio/popolazione/governo.
Questo /Stato/ ha rivendicato vari attentati all'estero, quindi ha di
fatto iniziato una guerra e chi è stato aggredito ha il diritto di
difendersi e contrattaccare militarmente.
La domanda è: se ci fosse la determinazione necessaria e una vera
volontà politica, una forte coalizione a guida Nato riuscirebbe a
spazzar via questo bubbone? Con scarponi sul terreno, bombardamenti e
rastrellamenti si riuscirebbe a far fuori il califfo e la sua banda e a
bonificare la zona? O è alto il rischio di impantanarsi nell'ennesimo
Vietnam, Afghanistan... insomma, in una guerra che non risolve nulla o
che addirittura peggiora la situazione?
Putin, Assad, Erdogan etc. che non sarebbero certo ben disposti a
lasciare mano libera ai paesi occidentali in zona, avrebbero carte forti
da giocare o dovrebbero accettare il fatto e stare alla finestra o
collaborare obtorto collo con la coalizione?
Insomma, si riesce a disegnare un credibile scenario ipotetico
riguardante l'opzione militare anti Isis?
E.D.