Buon anche per Ugo Riccarelli, che questa parola non è stata notata dalla
commissione che gli ha attribuito il premio Strega per questo romanzo.
Communque, morì, come morì Mark Twain, uno scrittore americano che ha anche
usato il dialetto per esprimere al lettore l'ambienza del suo soggetto così
hanno solamente i loro capolavori per sostenere le loro opinioni.
Io non ho recriminato sull'uso del dialetto... ma ritengo inutile
ribadirne il concetto.
<ambienza> non è italiano... non solo perché non sia nei dizionari.
Comunque il tuo periodare, che non mi va di commentare in dettaglio,
è sintatticamente mal costruito...
Per quanto riguarda la mia opinione, ti ringrazio per il divertamento del tuo
idioletto, e per l'opportunità d'imparare due altre parole che non è nello
Zingerelli: fessacchiotto che è una derivation di fesso, e uòpo, usata molto
raremente e un po' archaica, che esiste nel dizionario con l'ortographia
diversa.
... e grammaticalmente scorretto.
Fessacchiotto, orsacchiotto, furbacchiotto, lupacchiotto e altri,
siano o meno riportati sui dizionari, sono corretti diminutivi di
parole italiane.
Uopo è altro italianissimo lemma, l'usava anche Dante, e si scrive
uopo.
Chi lo vede scritto diversamente (uòpo è accezione esplicativa solo
della pronuncia) dovrebbe lamentarsi con l'editore ovvero
recarsi dall'oculista.
Bruno